Mezzogiorno. Barbagallo: “Carta di
Taranto è nostra ricetta per colmare divario Nord-Sud”
Palermo, 11 settembre 2022 - “La Carta di Taranto dimostra che per
il Partito Democratico il Sud è centrale. Un manifesto con cui si mettono nero su su
bianco le proposte per colmare il gap esistente tra il Sud e il Nord del Paese, con un
particolare focus anche sui disagi determinati dall’insularità. Tra i punti più
qualificanti c’è il massiccio rinnovamento generazionale della pubblica
amministrazione prevedendo, entro il 2024, 300 mila assunzioni attraverso il piano Sud
2030 – Sviluppo e coesione per l’Italia e altre 120 mila all’anno fino a un
totale di 900 mila assunzioni entro il 2030”. Lo dichiara il segretario regionale del
PD Sicilia, Anthony Barbagallo a proposito della “Carta di Taranto-un manifesto per
il Sud e per le Isole”, presentato oggi da Enrico Letta a Taranto.
“Partendo dal presupposto che la destra ha sempre voluto dividere l’Italia,
disprezzando e sottraendo al Sud le risorse di cui ha diritto e bisogno, nella Carta di
Taranto si dà grande spazio alla questione lavoro, il tema tra i più sentiti in Sicilia.
Per questo – prosegue Barbagallo – si prevede, inoltre, la fiscalità di
vantaggio per il lavoro al Sud, il rafforzamento e il consolidamento delle Zes e rendere
strutturale, interagendo con l’UE, il taglio del 30% dei contributi previdenziali per
le lavoratrici e i lavoratori del Mezzogiorno”.
Il PNRR, per il Partito Democratico, è ritenuto una occasione unica per
“modernizzare” il Paese e colmare il divario Nord-Sud. Ma a questo bisogna
affiancare interventi e politiche strutturali che rafforzino il Recovery Plan, con al
centro altri punti come “scuola, sanità, imprese, mobilità”.
Con il “manifesto” si prevede di continuare a investire nella sanità pubblica
portando la spesa in sanità al 7% del Pil. E grande attenzione viene data anche
all’Ambiente, con l’insediamento nel Mezzogiorno una rete di grandi poli di
formazione su rinnovabili e transizione verde; alla siccità, prevedendo un piano
nazionale per acqua e siccità; e ai rifiuti, puntando al traguardo del ciclo integrato.
Il documento si concentra pure su sicurezza e legalità e un capitolo è dedicato
all’insularità, “prevedendo, tra l’altro - spiega Barbagallo – di
effettuare una stima dei costi derivanti dall’insularità e individuare i settori su
cui agire con interventi compensativi, a partire da sanità, scuola e università,
trasporti e continuità territoriale, energia”.
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