Barbagallo: “No a Finanziaria, Musumeci
in Aula solo per vedere andare sotto suo governo finito”
Palermo, 14 maggio 2022 - Questa Finanziaria finisce come era iniziata:
con la sedia vuota del Governatore. Una sedia che Musumeci, a dire il vero, ha scaldato
qualche ora, giusto in tempo per vedere il governo andare sotto quando è stata demolita
la sua visione turistica che ha raccolto solo 11 voti favorevoli e quella culturale con
12. Non è questa la Finanziaria che serviva ai siciliani, una manovra che, per la prima
volta nella storia, non è passata dalla commissioni di merito. Un altro triste record,
negativo, che rappresenta una macchia indelebile che non potrà dimenticata. Per altro,
emerge una ulteriore spaccatura nella maggioranza: non votano 6 deputati di Forza Italia e
non vota la Lega. Un ulteriore pezzo del governo Musumeci che se ne va. E’ un governo
finito, non soltanto per l’aula ma anche per i siciliani”. Così il deputato e
segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo che durante le dichiarazioni di
voto all’Ars ha espresso il parere contrario del Partito Democratico su Bilancio e
Finanziaria, le ultime del governo Musumeci.
“Politiche turistiche e culturali - ha proseguito Barbagallo - sconfessate anche da
un decreto adottato dal dipartimento Turismo che fa male: 2 milioni di euro per una mostra
a Cannes, quando nelle pieghe del bilancio cerchiamo risorse per tendere la mano agli
ultimi e ai più deboli.
Un voto contrario, il nostro, perché - ha aggiunto - non è cambiato il giudizio rispetto
alla discussione generale quando abbiamo evidenziato che aumentano le spese correnti e
diminuiscono quelle in conto capitale. Ci aspettavamo una risposta vera per gli Asu ma
nemmeno un euro speso o accantonato per questa categoria di lavoratori (bocciati tutti e 3
gli emendamenti del PD). Bocciate anche le norme che riguardavano l’inquadramento dei
precari della Protezione civile (3 milioni) e quelle per inquadramento e progressione di
carriera per il personale delle categorie A e B della Regione Siciliana”.
“Tra pochi mesi si andrà al voto e noi siamo convinti che, oltre a un nuovo governo
e a un nuovo parlamento, i siciliani - ha concluso - ci consegneranno anche una nuova
visione e una nuova speranza per la Sicilia”.
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