La Torre. Barbagallo: “Suo pensiero
attuale, spinta propulsiva contro mafia e diseguaglianze”
Palermo, 30 aprile 2022 – “Dopo 40 anni il pensiero di La Torre
oggi è ancora attuale. Perché in Sicilia le diseguaglianze ci sono ancora, aumentate
dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina. E il fenomeno mafioso non è sconfitto. Viviamo
in un momento difficile, la mafia non è quella degli anni Ottanta però c’è, si
sente in alcuni settori in particolare, dai rifiuti ai grandi appalti. Allora oggi,
pensando a La Torre, abbiamo una forza in più: l’emulazione di quell’impegno e
di quel sacrificio, affinché ogni giorno da parte di ogni cittadino siciliano arrivi una
spinta propulsiva per continuare nel solco della visione di Pio La Torre, per costruire
una Sicilia più giusta, più equa, finalmente libera dalla mafia”. Lo ha detto
questa mattina il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, intervenendo
alla cerimonia in ricordo di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, nel giorno del
quarantesimo anniversario dell’omicidio commesso dalla mafia.
A Palermo a ricordare La Torre e Di Salvo anche il segretario nazionale del Partito
Democratico, Enrico Letta, che tra l’altro ha annunciato che la Festa nazionale
dell’Unità, che quest’anno si svolgerà nel capoluogo a settembre, sarà
intestata proprio a La Torre.
Presenti, oltre a Franco La Torre (figlio di Pio) tra gli altri anche il capogruppo PD
all’Ars, Giuseppe Lupo, i deputati regionali Nello Dipasquale e Antonello Cracolici,
il deputato nazionale Carmelo Miceli, i componenti della segretaria regionale Elisa
Carbone, Francesca Busardò e Antonio Rubino, il presidente della Direzione regionale del
PD, Antonio Ferrante.
“Oggi ricordiamo – ha aggiunto Barbagallo - l’impegno impegno concreto di
La Torre, duro, vero, aspro su due grandi direttrici sia in ambito sindacale sia in ambito
politico: la lotta alle diseguaglianze e la mano tesa ai più deboli e puntando il dito
contro il potere, senza sconto alcuno. E poi la denuncia della mafia e della connivenza
con la politica e - ha proseguito - l’individuazione del primo straordinario
strumento di contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso”.
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