Sicilia. Le opposizioni scrivono a Draghi:
"evidenti e gravi violazioni dello Statuto, valuti la rimozione di Musumeci e lo
scioglimento dell’ARS”
Palermo, 21 aprile 2022 – Il Partito Democratico, il Movimento 5
Stelle e Claudio Fava, gruppi di opposizione all’ARS, scrivono al presidente del
Consiglio Mario Draghi per chiedere “di valutare l’avvio del procedimento di
rimozione del Presidente della Regione e di scioglimento dell’Assemblea regionale
siciliana e per atti contrari alla Costituzione ai sensi dell’art. 126 della
Costituzione”.
La missiva è stata inoltrata per conoscenza anche ai ministri per gli Affari regionali e
le Autonomie ed Economia e Finanze.
La Regione siciliana è in esercizio provvisorio fino al 30 aprile. Alla data odierna la
Giunta guidata da Musumeci ha trasmesso all’Ars – che deve approvarla con legge
– il ddl di bilancio per l’esercizio finanziario 2022/2024 privo di un
presupposto essenziale: ovvero il parere preventivo che deve essere obbligatoriamente
espresso preventivamente dal Collegio dei revisori dei conti della Regione Siciliana.
“Nell’eventualità che il parere espresso dal Collegio sia negativo, la Giunta
regionale può percorrere due strade: o conformarsi al parere modificando il documento
contabile, oppure motivare le ragioni per le quali ritiene di non operare alcun
adeguamento. In entrambi i casi - si legge nella lettera inviata a Palazzo Chigi -,
all’atto della trasmissione del disegno di legge all’ARS il parere deve essere
già stato espresso. Alla data odierna, con la scadenza ormai prossima dell’esercizio
provvisorio non più prorogabile, il disegno di legge di bilancio - denunciano i deputati
opposizione - trasmesso all’Assemblea regionale siciliana non è corredato dal parere
del Collegio dei revisori . Si prefigura, dunque, la violazione delle norme di attuazione
dello Statuto ma, soprattutto l’impossibilità di pervenire all’approvazione del
bilancio di previsione 2022/2024 entro i termini perentori del 30 aprile”.
“Infatti, anche a prescindere dai tempi necessari affinché il Collegio dei revisori
possa fornire il proprio parere, è la stessa procedura dettata dal Regolamento interno
dell’ARS per la sessione di bilancio che - prosegue la lettera - non consente di
contrarre i tempi per l’esame e la discussione dei documenti finanziari da parte,
prima delle Commissioni legislative, e poi dell’Aula. Non ci sono più le condizioni
affinché la Regione siciliana approvi il bilancio di previsione entro la scadenza
dell’esercizio provvisorio, con conseguente gravissima violazione dello Statuto e
della Costituzione”.
** seguirà copia lettera inviata a Draghi in formato PDF **
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