Enti locali. Barbagallo: “con gara
riscossione tributi altra mazzata di Musumeci ai comuni”
Palermo, 6 aprile 2022 – “Gli Enti locali sono, ancora una
volta, le vittime sacrificali del governo Musumeci che, al di là degli annunci, delle
promesse e delle visite istituzionali, ha dissanguato le casse dei comuni, molti dei quali
sono prossimi al dissesto. E ora – questa è la tragica novità – con la
proceduta aperta dalla Centrale Unica di Committenza relativa all’affidamento dei
servizi di supporto alla riscossione dei tributi degli enti locali si vuole ancora una
volta limitare fortemente l’autonomia degli enti locali, obbligandoli, di fatto, ad
aderire alla convenzione”. Lo denuncia il deputato e segretario regionale del PD
Sicilia, Anthony Barbagallo, che sull’argomento ha depositato una interpellanza
all’Assemblea Regionale Siciliana.
Si tratta della onerosissima procedura aperta indetta dalla C.U.C. della Regione
Siciliana, per un valore complessivo di oltre 521 milioni di euro più iva, suddivisa in 5
lotti, ciascuno dei quali è oggetto di propria aggiudicazione e dalla quale scaturiranno
altrettante Convenzioni.
Due i punti su cui il PD esprime forti dubbi di legittimità, emersi dalla lettura del
decreto e del relativo disciplinare di gara.
Il primo: “l’autonomia degli Enti locali - afferma Barbagallo - sembrerebbe
limitata alla gestione diretta e in economia delle proprie entrate e non potrebbero
affidare ad altri operatori economici l’attività oggetto della gara bandita dalla
Regione Siciliana. Di fatto, gli enti locali - aggiunge - sono obbligati ad aderire alla
Convenzione viceversa non potranno avvalersi di altri operatori dovendo, in tale caso,
rinunciare ai relativi servizi. Enti locali che , una volta scaduti i rapporti attualmente
in essere, non potrebbero decidere nulla sulle modalità del servizio ma i cui costi
graverebbero sui loro bilanci”.
Con l’interpellanza al governo Musumeci Barbagallo chiede se - è il secondo punto -
non sia opportuno relativamente ai requisiti di capacità professionale dei partecipanti
alla gara, “prevedere in ogni caso l’iscrizione obbligatoria - si legge
nell’atto parlamentare - in sezione separata dell’albo dei concessionari privati
della riscossione, ai sensi della normativa con la legge di bilancio 2020 e le conseguenti
risoluzioni del MEF”.
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