Sicilia. Barbagallo: “Donne scrivono a
Draghi, iniziativa promossa e sostenuta da PD”
Palermo, 24 febbraio 2022 - “Condivido e sostengo l’iniziativa,
ideata, promossa e avviata dalle Democratiche di Messina e dal PD, di chiedere al
presidente Draghi di esercitare il potere sostitutivo nei confronti della Regione
Siciliana, una delle poche regioni d’Italia in cui la legge elettorale non prevede la
doppia preferenza di genere”.
Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, che su questo
punto ha condiviso l’iniziativa delle Democratiche di Messina maturata nel corso di
una Agorà promossa da Laura Giuffrida e sostenuta dalla segreteria provinciale di
Messina, retta da Nino Bartolotta, oltre che dalla segreteria regionale del PD Sicilia.
“La ristrettezza dei tempi a disposizione – prosegue Barbagallo - richiede che
il Governo nazionale compia un atto di responsabilità esercitando il potere sostitutivo
dello Stato rispetto alla palese violazione del dettato costituzionale, che prevede la
rimozione di tutti gli ostacoli che non consentono parità di accesso delle donne alle
cariche elettive. Il PD è impegnato - conclude - a sostenere con convinzione e con tutti
i mezzi a disposizione la battaglia delle donne siciliane condannate, da un centrodestra
miope, ad essere escluse ancora dalla scena politica”.
“A tal fine è prevista per il mese di marzo a Messina – annuncia il segretario
provinciale di Messina. Nino Bartolotta - su iniziativa della segreteria regionale, del
dipartimento regionale Pari opportunità e della stessa Federazione di Messina del PD -
un’Agorà sul tema della Democrazia paritaria e sulla necessità della presenza
femminile in tutti i luoghi in cui si esercita il potere democratico, come condizione
imprescindibile per il rinnovamento e la rinascita del Paese. A questo appuntamento, che
vedrà il coinvolgimento della Conferenza permanente nazionale delle Democratiche,
parteciperanno personalità politiche nazionali e regionali, realtà associative e
rappresentanti delle Regioni e Province autonome, che condividono - conclude - con la
Sicilia l’assenza della doppia preferenza di genere nelle proprie leggi
elettorali”. |