COMUNICATO STAMPA
PNRR:
Barbagallo, Debacle Sicilia su progetti per miglioramento gestione risorse idriche
è il frutto della mancanza di visione
strategica da parte del governo Musumeci
Palermo, 7 ottobre 2021 - La perdita delle risorse per il
miglioramento della gestione delle risorse idriche è solo colpa di improvvisazione,
mancanza di competenze tecniche e di una regia del governo della Regione siciliana
disattenta. Il grande spreco di risorse del Pnrr da parte dellagricoltura siciliana
e la disastrata gestione delle sue risorse irrigue non sono una vendetta
politica alla Sicilia. Il presidente Musumeci e la sua giunta si assumano le loro evidenti
responsabilità. Lo dichiara il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony
Barbagallo che, dopo aver reso nota la bocciatura dei 31 progetti per
migliorare la gestione delle risorse idriche in Sicilia, torna sull'argomento dopo il
solito scarica barile da parte della Regione.
Che di debaclè da parte della Regione si tratti lo ha confermato anche Massimo Gargano,
direttore generale di Anbi - lAssociazione nazionale bonifiche, irrigazioni e
miglioramenti fondiari, che che rappresenta e tutela in tutta Italia i consorzi irrigui
indicando la causa: Bisognava rispettare 23 requisiti sui quali eravamo tutti
daccordo, compresa la Regione Siciliana che li ha votati e approvati in Conferenza
Stato-Regioni. Ebbene, quei criteri in Sicilia non sono stati rispettati.
Le risorse del PNRR non sono peraltro risorse ordinarie ma - afferma Cleo Li Calzi,
responsabile del dipartimento regionale PNRR del PD Sicilia - devono rispondere a precisi
criteri. Questi erano stati condivisi con le Regioni in data 23 giugno 2021, quando su
iniziativa del MIPAF è stata organizzata una specifica iniziativa volta a far conoscere a
tutti i soggetti beneficiari, le modalità di utilizzo delle risorse destinate al
finanziamento degli investimenti nel settore delle infrastrutture irrigue messe a
disposizione dal PNRR. Successivamente, il 25 25 giugno 2021, i criteri di scelta proposti
sono stati trasmessi alle Regioni e Province autonome per la preventiva condivisione. E
quindi con Decreto n. 299915 del 30 giugno 2021, recepite le pertinenti osservazioni delle
Regioni e Province autonome, sono stati approvati i criteri di ammissibilità e i criteri
di selezione degli interventi da selezionare allinterno della Banca dati DANIA
candidabili al finanziamento a valere sui fondi del PNRR.
I fondi non sono destinati ai consorzi irrigui ma hanno come finalità il miglioramento
dellefficienza delle pratiche irrigue, la riduzione dei costi e lincremento
della redditività delle imprese gestori. Sono stati presentati in Italia progetti
esecutivi avanzati per 1 miliardo. In Sicilia sono stati completamente ignorati i criteri
(condivisi dalla Conferenza Stato-Regioni, e previamente presentati a tutti gli enti
proponenti, cioè i Consorzi di bonifica, le Autorità di distretto, le Regioni e le
Province autonome).
A Giugno - e successivamente - nessuna nota è mai partita dalla Regione Siciliana per
dissentire già da giugno sui criteri. Scaricare, come ha fatto e continua a fare il
Governo regionale, le colpe su Roma è soltanto lennesimo tentativo di gettare fumo
negli occhi. Delle due luna: o a giugno hanno ignorato la comunicazione del
MIPAF - dice Barbagallo - o hanno approvato ignorando di non essere pronti a presentare
una progettualità ad essi rispondente.
Etichettare quindi il tutto cercando il colpevole nella malaburocrazia - prosegue
Barbagallo - è riduttivo, in una Regione in cui non cè nessuna visione progettuale
e i consorzi sono abbandonati alla gestione commissariale che per legge deve garantire la
gestione ordinaria. Mentre tocca al governo regionale assumersi la responsabilità di una
strategia. E in assenza di questa, la bocciatura dei progetti nel PNRR era inevitabile. Lo
diciamo da tempo, il PNRR è unopportunità ma conclude Barbagallo - solo se
ciè una vera assunzione di responsabilità politica.
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Wladimir Pantaleone
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