Sicilia.
Barbagallo: da Regione neanche un centesimo per cinema e aziende spettacolo dal
vivo
Palermo, 17 maggio 2021 Ma che fine hanno fatto i ristori
per i cinema e le imprese che operano nel settore spettacolo dal vivo? A seguito
dell'emendamento proposto dal PD ci sono cinque milioni di euro disponibili previsti sia
dalla finanziaria 2020 sia in quella approvata questanno. E stata anche
pubblicata la graduatoria delle istanze ammissibili ma ancora, dopo 15 mesi, non è stato
sborsato neanche un centesimo. Tutto questo è inaccettabile. Lennesima vergogna per
un governo di incapaci. Lo dichiara il deputato e segretario regionale del PD
Sicilia, Anthony Barbagallo che rivolge aspre critiche al Governo della Regione siciliana
e allassessore al Turismo che, al di là degli annunci di mera propaganda, non
riesce a sbloccare le risorse nei confronti delle imprese ammesse attraverso un bando
emanato dal suo assessorato e una graduatoria pubblicata il 24 dicembre 2020. I
soldi ci sono, questa è la certezza. Così come è sicuro che - prosegue Barbagallo -
questo governo è incompetente e impreparato anche a predisporre atti di ordinaria
amministrazione. Sono stati infatti commessi una serie di errori gravi e di colpevoli
omissioni sulla pelle degli operatori del settore.
In primo luogo, anziché predisporre gli atti subito, maggioranza e governo si sono
resi protagonisti, nellagosto 2020, di una imboscata in aula - afferma - per fare
inserire tra i beneficiari della stessa disposizione anche qualche grosso elettore che
nulla aveva a che vedere con il testo iniziale. In secondo luogo, la graduatoria
definitiva è stata approvata, con molta calma, solo a fine anno. E poiché i
provvedimenti di liquidazione non sono stati emessi prontamente, le somme hanno dovuto
aspettare la "reiscrizione" nel nuovo bilancio 2021.
Infine, più di recente, un ricorso al TAR proposto dallAntitrust evidenzia
errori da matita blu spiega ancora Barbagallo - poiché si lamenta
lesclusione delle imprese che operano in Sicilia ma con sede legale fuori
dallIsola.
In definitiva, se lassessore Messina è convinto della regolarità della
procedura - aggiunge il segretario Dem - liquidi subito le somme. Se invece non lo è
riveda immediatamente la graduatoria accogliendo i rilievi proposti e facendo cessare la
materia del contendere. Ma lo faccia presto, non cè più tempo da perdere: le
imprese dello spettacolo dal vivo e i gestori dei cinema non possono più aspettare i
comodi del governo. E poi, chiuda in bellezza: vada a casa, si ritiri, - conclude
Barbagallo - perché non è in grado di gestire la cosa pubblica.
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