Aree
sciabili. Barbagallo: “bene legge ma attenzione governo per Etna e Piano Battaglia è
pari a zero”
Palermo, 5 maggio 2021 - “L’attenzione per le aree sciabili
dell’Etna e a Piano Battaglia in questi anni, da parte del governo Musumeci è stata
pari a zero. Resta innanzitutto irrisolto il tema dell’ammodernamento degli impianti
sull’Etna che risalgono a oltre 30 anni fa e non sono state pensate neanche misure di
finanza agevolata per sostenere i gestori. Mentre a Piano battaglia gli impianti sono
stati realizzati recentemente con i finanziamenti voluti dal Centro sinistra nel 2015 ma
tuttavia manca la programmazione e la promozione turistica”. Lo ha detto il deputato
e segretario del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, oggi in fase di dichiarazione di voto del
ddl di iniziativa parlamentare sulle aree sciabili, approvato questo pomeriggio
dall’Ars.
“L’assenza dell’assessore al ramo, Manlio Messina, oggi in aula è lo
specchio dello scarso interesse mostrato dal governo sull’argomento. Sarebbe stato
interessante promuovere - ha proseguito Barbagallo - un modello di offerta turistica delle
stazioni sciistiche siciliane dando la possibilità di fruire della settimana bianca a
cavallo tra il Vulcano e Piano Battaglia o in sinergia anche con la Calabria, lavorando ad
un modello di settimana bianca diversa ‘sciando guardando il mare’ rispetto a
quelle tradizionali”.
Bisognava dare l’idea concreta di una ripartenza, dopo l’emergenza covid,
sostenendo la promozione turistica del Vulcano: “E invece il governo - ha aggiunto
Barbagallo - non ha messo a disposizione nessun pacchetto turistico, il bando See Sicily
è stato un autentico fallimento, nessuna nuova guida alpina abilitata in cinque anni, le
guide turistiche spogliate delle competenze e senza un euro di ristori, i gestori delle
strutture ricettive sull’Etna e a Piano Battaglia abbandonati al loro destino senza
adeguate misure compensative. Insomma un centrodestra che non è in grado di spazzare
neanche le strade provinciali di accesso alle stazioni sciistiche ostruite dalla neve
– ha concluso – figuriamoci se può fare altro”.
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