Recovery.
Barbagallo, Siamo preoccupati: grandi investimenti al Nord, briciole per
Sicilia
Palermo, 15 marzo 2021 - Come PD siciliano siamo molto preoccupati
perché il Sud, e la Sicilia in particolare, sono praticamente scomparsi dallultima
bozza del Recovery Fund. Siamo di fronte ad un documento, seppur in bozza, che sposta al
Nord il grosso degli investimenti infrastrutturali, mentre per lIsola non si parla
di alta velocità per i treni, niente piattaforme cargo per favorire l'export dei prodotti
agroalimentari, nessun sostegno mirato per favorire limpresa al Sud.
Lo afferma il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, dopo che l'Ufficio
studi del partito siciliano ha finito di analizzare la bozza del Recovery Fund,
predisposta dal ministro dell'Economia del governo Draghi.
Un documento tecnicamente ben predisposto ma che non tiene adeguatamente conto dei gap
infrastrutturali della Sicilia che pure sono alla base dei calcoli che l'Europa ha fatto
quando ha stabilito la dotazione per lItalia. Non bisogna dimenticare, infatti, che
se per lItalia sono stati stanziati 209 miliardi è a causa dei numeri che
caratterizzano il Sud.
Nel documento, per quanto riguarda la Sicilia, si parla solo del potenziamento e
adeguamento di alcune stazioni ferroviarie (Palermo Notarbartolo, Acireale e
Marsala) o dellelettrificazione delle linee ferroviarie Caltagirone-Gela e
Palermo-Trapani. LAlta velocità si ferma in Calabria e in Sicilia l'unico
riferimento è al potenziamento della linea Palermo-Catania da percorrere in 60 minuti.
C'è la chiusura dell'anello ferroviario di Palermo e del nodo di Catania, il
potenziamento della linea Palermo-Agrigento-Porto Empedocle, la connessione ferroviaria
con l'aeroporto di Trapani Birgi e i collegamenti con il porto di Augusta.
Nessuna dotazione invece a sanare i gap sulla digitalizzazione e la banda larga. Ed anche
sul turismo non ci sono gli interventi che servono per rilanciare leconomia
dellisola. Ma soprattutto sembrano scomparse le aree interne.
Siamo di fronte a interventi insufficienti che nulla hanno a che fare con lo
sviluppo vero della Sicilia e che - afferma Barbagallo - non sono dirette a recuperare il
gap tra nord e sud ma solo a rendere il nord più competitivo. La ripresa non può
dividere l'Italia, deve invece unirla, come ha precisato ieri, nella sua relazione, il
nuovo segretario nazionale Enrico Letta.
Inoltre, sullasse infrastrutture il 35.6% è già destinato al centro nord mentre al
sud solo il 30,4% (e solo il 5.1% alla Sicilia); il 34% risulta non ancora ripartito.
Chiediamo quindi che - prosegue il segretario del PD Sicilia - questa quota ancora
non ripartita venga destinata al Sud e a rispondere, e sanare, i differenziali che non
permettono lo sviluppo al Sud e che ancora oggi disegnano un'Italia a due velocità.
E ancora una bozza ma da quello che emerge è altamente penalizzante per la
Sicilia.Ci aspettiamo una inversione di tendenza immediata e per questo conclude -
facciamo appello, non soltanto alla deputazione del PD ma a tutti i parlamentari che hanno
a cuore le sorti del Mezzogiorno.
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