Nucleare.
PD Sicilia: “No ai siti stoccaggio sull’Isola, Deposito unico comunque non sarà
qui”
Palermo, 8 gennaio 2021 - “Il Partito Democratico siciliano è contrario
alle localizzazioni dei siti potenzialmente idonei ad ospitare rifiuti nucleari in
Sicilia. Una posizione assunta dopo una fitta serie di confronti e interlocuzioni con il
territorio e i militanti, . promossi da Renzo Bufalino e Elisa Carbone, componenti della
segreteria regionale con Magda Culotta e Gandolfo Librizzi, responsabili dei dipartimenti
‘Rifiuti’ e ‘Ambiente’. Tutti sono impegnati in prima linea assieme ai
deputati regionali, su un argomento molto sentito”. Lo afferma il segretario
regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo in seguito alla divulgazione da parte di
Sogin della mappa che individua 67 siti potenzialmente idonei alla raccolta e allo
stoccaggio di rifiuti nucleari in tutta Italia, tra cui 5 in Sicilia (Trapani,
Calatafimi-Segesta, Castellana Sicula, Petralia Sottana e Butera).
Il quadro di complessivo che viene fuori – dall’ascolto e dai confronti –
è di ferma contrarietà all’individuazione di questi siti in Sicilia, anche se al
momento si è ancora in una fase preliminare e ci trova di fronte ad una “operazione
di trasparenza” voluta dal governo nazionale che, proprio per questo, ha tolto il
segreto di stato.
“Si tratta della tanto attesa gestione trasparente e responsabile - precisano Culotta
e Librizzi - della Carta nazionale dei siti potenzialmente idonei a ospitare, nella
massima sicurezza, le scorte dei rifiuti radioattivi provenienti dagli scarti dal settore
sanitario e civile di bassa e media intensità, oggi stoccati in condizioni poco sicuri in
circa venti siti provvisori distribuiti sul territorio nazionale”.
Il “no”, che verrà evidenziato dalle consultazioni pubbliche in programma, è
motivato anche dal fatto che si tratta di siti ricadenti in parchi naturalistici, in aree
montane o in prossimità di siti tutelati dall’Unesco o, ancora, perché a rischio
sismico.
Quello che preoccupa – e che ha fatto alzare in modo incontrollato il livello della
tensione – è invece la rappresentazione che ne hanno fatto le destre, facendo
credere che in Sicilia fosse stata individuata una nuova Chernobyl.
“Il PD sull'argomento non accetta lezioni da nessuno: è partita ed è stata condotta
da sinistra - afferma Barbagallo - la battaglia del referendum per l'abolizione del
nucleare in Italia e le mobilitazioni le abbiamo sempre fatte e le faremo, quando
necessario. Mentre Salvini, da ministro degli Interni, dal palco di Cagliari pensava di
riattivare il nucleare. In ogni caso, il Deposito unico nazionale rifiuti radioattivi
sicuramente non sarà in Sicilia – rassicura - perché già risultano condizioni di
maggior favore in altri siti in Italia”.
Allo stato attuale i “depositi temporanei” sono presenti in otto regioni
italiane, uno di questi – l'unico in Sicilia - si trova a Palermo, ed alla fine del
procedimento ne è prevista l’eliminazione.
Per domani (sabato 9 gennaio) è stata convocata la Segreteria regionale del PD per
intraprendere ogni opportuna iniziativa in proposito. |