Ambiente. M5S e PD
allARS: Piano rifiuti del governo Musumeci viola norme del Codice
- Avviata analisi del documento in IV commissione Ars -
Palermo, 9 dicembre 2020 Piano rifiuti per la Sicilia da bocciare:
è questo il parere del deputato del Movimento Cinque Stelle, Giampiero Trizzino e del
deputato e segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo, sul documento del
Governo Musumeci arrivato in commissione Ambiente allAssemblea regionale siciliana.
Il Piano fornisce un quadro generale della situazione impiantistica, senza mai
individuare concretamente - afferma Trizzino - quali siano gli impianti necessari da
realizzare tenuto conto del reale fabbisogno. L'attuale situazione emergenziale, quindi,
non può essere superata per mezzo di un piano che, paradossalmente, non contiene alcuna
pianificazione impiantistica e che - prosegue -demanda tutte le decisioni alle autorità
dambito, delle quali, peraltro, non si sa nemmeno quali e quante saranno. Il Piano,
inoltre, è già superato, posto che - aggiunge - il quadro temporale di riferimento in
esso contenuto è il triennio 2019-2021. Se è vero, poi, come afferma lassessore
Pierobon, che si chiude lera delle discariche, che rimarranno marginali nelle future
scelte dei territori, appare fuorviante quanto contenuto nel Piano, laddove - conclude -
viene indicato il 2035 quale orizzonte imprescindibile per realizzare nuovi spazi in
discarica.
No netto anche da parte di Anthony Barbagallo: E un Piano rifiuti che merita
una sonora bocciatura. Che non risolve le criticità sollevate dal ministero e palesa
evidenti violazioni del Codice dellambiente. In particolare, il piano prescinde del
tutto dall'ampiezza degli Ambiti, non prevedendo quali impianti di incenerimento o di
recupero energetico realizzare, in violazione della lettera b, comma 3 dellarticolo
199. Un piano da bocciare anche perché avrebbe dovuto contenere la tipologia e il
complesso degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. Questa mancanza,
oltre a costituire un grave vulnus, rappresenta anche una pericolosa linea di
credito nei confronti degli speculatori".
Nellanalisi dellimpiantistica insiste il deputato e segretario
del PD Sicilia - presente sul territorio, suddivise per province, il Piano si limita alla
quantificazione dei flussi in un arco temporale, demando poi ai Piani dambito, la
specifica individuazione delle tipologie e del numero di impianti necessario: Anche in
questo caso argomenta Barbagallo - siamo in presenza di una violazione del Codice
dell'ambiente che chiarisce che è lAmbito regionale a stabilire i criteri circa le
tipologie e le quantità necessarie a garantire lautosufficienza dellAmbito e
solo dopo lAutorità che governa lAmbito stabilirà quali e quanti impianti
realizzare. E grave, ancora, la circostanza che conclude Barbagallo - non
venga garantito il rispetto del principio europeo della prossimità .
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