Direzione regionale PD vota
ordine del giorno: Musumeci è inadeguato al ruolo di governatore
PALERMO, 27 OTTOBRE 2020 Si è svolta ieri pomeriggio la direzione
regionale del Partito Democratico siciliano, alla presenza del segretario regionale,
Anthony Barbagallo, del presidente Antonio Ferrante e della tesoriera Francesca Busardò
Armetta mentre tutti gli altri hanno partecipato in videocollegamento.
Nella sua relazione, il segretario regionale ha prima fatto una analisi del voto alle
ultime elezioni amministrative: I risultati raggiunti nei piccoli centri è il
riconoscimento dellattività portata avanti dal PD nei territori. Lo dico da subito:
alle prossime elezioni gli iscritti al PD si candidano sotto il simbolo del Partito. Di
certo un buon risultato quello di Termini, dove l'alleanza con i 5 Stelle, può e deve
essere un punto di partenza su cui ragionare in vista delle prossime Regionali. Partendo
da un presupposto: il PD è il primo partito della coalizione di Centrosinistra, anche
dove quest'ultima non ha vinto.
Il segretario ha sottolineato, ancora una volta, l'immobilismo del Governo regionale e di
Musumeci ritenuto inadeguato al ruolo di presidente della Regione che la domenica
del voto, in pieno silenzio elettorale, con le auto di servizio e la scorta, va a
passeggiare a Pietraperzia a braccetto col candidato sindaco di Diventerà Bellissima che
poi vincerà per tredici voti. Un governo arruffone sul piano politico, incapace di
gestire l'emergenza sociale, sanitaria ed economica determinata dal coronavirus. Che sul
miliardo e 400 milioni stanziati ad aprile ha impegnato soltanto 30 milioni mentre le
aziende, le imprese, gli artigiani, gli operatori sanitari, boccheggiano in grande
difficoltà.
Al termine è stato votato all'unanimità un ordine del giorno che impegna il Partito
Democratico siciliano ad incalzare il Governo della Regione affinché si attivi,
finalmente, per sostenere le attività produttive e commerciali siciliane.
Ecco il testo del documento approvato dalla Direzione del PD siciliano.
In queste ore concitate e difficili il Partito democratico Siciliano ribadisce e
rafforza la propria vicinanza ai siciliani, già duramente provati da un lockdown e dal
persistere dellepidemia, che vivono momenti di preoccupazione per la salute propria,
dei propri cari ma anche per le proprie professioni e aziende.
Rivolgiamo il nostro pensiero agli abitanti dei comuni dichiarati zona rossa,
e ai loro amministratori locali, ai quali rinnoviamo l'impegno, attraverso il nostro
gruppo parlamentare all'Ars, perché vengano predisposti tutti i mezzi organizzativi ed
economici a salvaguardia della loro sicurezza ed economia locale e, attraverso la nostra
deputazione nazionale, ci faremo carico di avanzare una richiesta di trattamento analogo
rispetto alle zone rosse del resto dItalia
Pur nel massimo spirito di collaborazione con le istituzioni regionali non possiamo tacere
rispetto ad una gestione dellemergenza che, in particolar modo nel periodo
successivo alle riaperture, ha mostrato sin dalle prime battute lacune e incoerenze da noi
puntualmente sottolineate ma che, purtroppo, il Presidente Musumeci, la sua giunta e la
maggioranza che li sostiene hanno superficialmente e colpevolmente ignorato.
Se oggi infatti ci troviamo al punto di partenza o quasi, con alcune zone che rivivono
già il dramma della chiusura totale, è frutto della superficialità con la quale non si
è intervenuto sul sistema sanitario, mai rafforzato e anzi smantellato nella fase della
riapertura, comportamenti che hanno pressoché annullato il vantaggio maturato nei
confronti dell'epidemia in termini di prevenzione, tamponi e posti letto.
Così niente è stato fatto per il controllo dei transiti da e per la Sicilia, né si sono
predisposte limitazioni ai trasporti interni soprattutto nei mesi estivi i cui esiti in
termini di assembramenti sono stati spesso documentati dai media, il tutto mentre Musumeci
emetteva ordinanze nulle nel maldestro tentativo di spostare sui migranti la
responsabilità per il progressivo aumento dei contagi che rimane sua come responsabile
regionale per lemergenza.
Più volte infatti il gruppo parlamentare è intervenuto per sottolineare le tante
disfunzioni organizzative a partire dalla somministrazione dei tamponi sino al
tracciamento dei contatti pressoché inesistente, come anche in materia di riduzione della
capienza dei mezzi pubblici e, ciò nonostante, ancora oggi il governo regionale si ostina
ad autocelebrarsi per efficienza e preparazione.
Anche in materia economica il governo regionale persiste nella totale inerzia rispetto
alla crisi economica che sta stritolando i siciliani, ad oggi ancora non si vedono i fondi
stanziati nella scorsa legge di stabilità, approvata con senso di responsabilità anche
grazie al contributo reso dal Pd che è intervenuto a tutela di tante categorie, dal mondo
0-6 sino agli operatori turistici, per non parlare dello scandalo delle mancate erogazioni
delle casse integrazioni.
Così, In tema di rilancio post lockdown, abbiamo assistito ad un balletto di proclami,
dai fondi per il turismo annunciati e mai erogati, sino al bonus aziende rivelatosi, dopo
l'inevitabile fallimento del sistema del click day, un maldestro tentativo di offrire
contentini una tantum alle aziende siciliane. Non possiamo non ricordare il cosiddetto
bonus matrimoni, che via via diventavano veicoli di contagio, non pensato come sostegno
alle imprese del settore ma come regalo di nozze agli sposi, fondi che noi avremmo
stanziato come compensazione alle restrizioni sul numero dei partecipanti prima che come
incentivo ad aumentarlo.
In questi mesi, dunque, i siciliani hanno preso coscienza della totale mancanza di
trasparenza e dellatteggiamento autoreferenziale di Musumeci, responsabile regionale
dellemergenza, che non ha mai coinvolto o addirittura anticipato alle opposizioni il
contenuto delle sue ordinanze, fatto che inevitabilmente lo rende unico responsabile della
situazione attuale.
Oggi la situazione, prima gestibile con un minimo di competenza e di condivisione da parte
del governo regionale, appare nuovamente grave , fatto che ha portato il governo nazionale
ad introdurre nuove restrizioni rispetto alle quali è nostro impegno, come partito
democratico siciliano, di farci portatori delle difficoltà delle varie categorie
produttive colpite affinché siano loro garantite, come già anticipato dal Presidente del
consiglio, tutte le forme di ristoro necessarie.
Il PD siciliano seguirà l'evoluzione della crisi intervenendo in sede regionale per
garantire la salute e la sicurezza dei siciliani come anche l'integrità del tessuto
economico e sociale, la sicurezza di insegnanti ed alunni, attraverso un monitoraggio
costante della situazione e, quindi, quella tempestività di intervento che ad oggi
Musumeci non ha mostrato, a partire dalla distribuzione dei presidi sanitari che ad oggi
appaiono non in grado di servire tutti i cittadini, dalle questioni economiche sino alle
modalità di insegnamento e alle prove concorsuali, sulla cui prosecuzione non potranno
non incidere i dati epidemiologici quotidiani. La direzione del PD a questo proposito
recepisce il documento predisposto dai circoli dellAcese, dai sindaci del Distretto
e dal Partito provinciale. Infine dedichiamo un pensiero alla vicenda dei pescatori
mazaresi sequestrati in Libia e auspichiamo una soluzione positiva nel più breve tempo
possibile.
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