Dl Emergenze.
Barbagallo: “Su Borgo Nuovo a Palermo e San Cristoforo a Catania decisioni piovute
dall’alto”
Palermo, 18 febbraio 2025 – “La sensazione è quella di un ennesimo
poltronificio, che risponde direttamente a Palazzo Chigi, con decisioni che piovono
dall’alto senza alcun confronto con i territori, con i consigli comunali e con le forze
politiche e sociali: Insomma oggi la Camera ha approvato la legge che prevede misure
straordinarie per fronteggiare situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio
giovanile anche in due realtà siciliane, il quartiere Borgo Nuovo a Palermo e quello di San
Cristoforo a Catania. Ma di certo c’è solo il nome del commissario straordinario e ben
poco altro”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato alla Camera,
Anthony Barbagallo, che solleva più di una perplessità sulla legge "Emergenze”
varata da Montecitorio.
“La legge infatti – afferma Barbagallo – prevede che il il commissario
straordinario nominato nel quadro del Dl Caivano predisporrà, d'intesa con i Comuni
interessati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, un Piano straordinario di interventi
infrastrutturali e di progetti di riqualificazione sociale. Ma intanto mi chiedo in base a
cosa sia stato scelto San Cristoforo a Catania e non ad esempio Librino e perché Borgo Nuovo
e non lo Zen 2 a Palermo. In secondo luogo - prosegue - non c’è stata alcuna
concertazione e confronto da cui il Pd non intende sottrarsi. Anzi, fin d’ora chiediamo
che gli interventi siano oggetto di discussione e confronto politico sia nelle municipalità
sia nei consigli comunali dove - conclude - è nostra intenzione fornire il nostro contributo.
Non solo, ma ci batteremo per un coinvolgimento concreto non solo delle parti sociali ma anche
delle realtà associative e dei mondi vitali che vivono questi quartieri”.
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