COMUNICATO STAMPA
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Sicilia. PD chiede annullamento parere
positivo VAS a piano rifiuti, presentato ricorso.Chiesto inoltro ritiro in autotutela del
decreto del decreto e ripubblicazione del Piano
Palermo, 7 ottobre 2024 - Il Partito Democratico Sicilia ha depositato un
ricorso straordinario, a firma del segretario regionale Anthony Barbagallo, al presidente
della Regione chiedendo lannullamento del decreto con cui lassessore per il
territorio aveva espresso a giugno parere positivo sulla Valutazione Ambientale Strategica
(VAS) dellaggiornamento del piano regionale dei rifiuti.
Contemporaneamente è stata inoltrata una diffida allassessore per il territorio per
chiedere che venga annullato in autotutela il decreto, insieme alla ripubblicazione del
piano e la redazione di un nuovo rapporto ambientale.
La presentazione del ricorso e della diffida afferma Barbagallo - dopo la
mancata considerazione delle osservazioni formulate in sede Vas, era per il Pd un atto
obbligato, affinché si operi nel rispetto delle leggi e delle direttive europee, nella
assoluta salvaguardia dellambiente e della salute, nella valutazione delle migliori
soluzioni tecniche e di impianti. Le modalità con cui è stata prevista la realizzazione
di due inceneritori aggiunge - fa fare alla Sicilia un passo indietro sulla
gestione del ciclo dei rifiuti, lasciando irrisolte le problematiche relative alla
raccolta a agli obblighi di riciclo.
Tra i motivi del ricorso: il fatto che laggiornamento del piano avrebbe dovuto
proporlo e apprezzare il Presidente della Regione nella qualità di Commissario
straordinario del governo, anziché il Dipartimento acqua e rifiuti; la violazione della
legge sullobbligo di competenza e indipendenza della Commissione tecnica
specialistica; lindeterminatezza sul significato da attribuire al termine
Termovalorizzatori, sulla tipologia di impianto (ne esistono 12), sulla classificazione
che nel piano li inserisce come impianti di smaltimento e non di recupero determinando lo
sforamento dellobbligo imposto dalla Ue di non conferire più del 10% dei rifiuti in
discarica o ad incenerimento; la confusione che si è determinata sulla produzione di
combustibile solido da rifiuti da poter utilizzare nei cementifici (prevista fino a 300
mila tonnellate annue), dal momento che il Csc-c non è un rifiuto ma un combustibile
soggetto, quindi, a regole di mercato.
Nella diffida, che figura come parte integrante del ricorso, vengono sollevati numerosi
punti critici: lassenza di valutazione delle possibili alternative agli
inceneritori, quali gli impianti di gassificazione; la assoluta carenza di analisi sugli
impatti sulla salute e sullambiente, indispensabili dal momento che il piano non si
limita ad indicare il fabbisogno di inceneritori ma addirittura li localizza uno nella
area industriale di Palermo e laltro nellarea industriale di Catania; la
mancanza di valutazione dei fabbisogni di combustibile, acqua per il raffreddamento,
prodotti chimici connessi allesercizio degli impianti; lassenza di analisi
sulla formazione dei costi e dei criteri minimi per limpiantistica di recupero
previsti dalla legge.
Tutti punti che erano presenti nelle osservazioni presentate dal Pd in sede Vas e che sono
state tutte, in modo apodittico e in contraddizione con laccoglimento di altre
osservazioni simili, ritenute superate. Infine viene lamentata la violazione della
Convenzione di Aarhus sullobbligo della partecipazione del pubblico alle scelte.
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Info e contatti
UFFICIO STAMPA PD SICILIA
Wladimir Pantaleone
Tessera OdG n° 057706
334.9850534
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