PALERMO, 13 OTTOBRE 2020
- Il ddl Rifiuti del governo Musumeci è lacunoso, non risolve concretamente nessuno
degli evidenti problemi del sistema in Sicilia. E soprattutto non è accompagnato dal
Piano rifiuti, strumento essenziale per il meccanismo di raccolta e smaltimento. Lo
dice il deputato e segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, sul
disegno di legge del Governo fermo in IV Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana,
che si occupa di Territorio, Ambiente e Mobilità.
Secondo Barbagallo, quello presentato in Commissione è lennesimo
provvedimento spot del Governo Musumeci. Continua a mancare il Piano rifiuti - prosegue
Barbagallo - mentre quello precedente, già bocciato dal governo nazionale, non si sa più
che fine abbia fatto. Il presupposto essenziale, infatti, per la perimetrazione degli
Ambiti territoriali ottimali è l'esistenza del Piano rifiuti che indichi con esattezza il
numero degli impianti esistenti, quelli da realizzare e le risorse necessarie, nonché
l'individuazione dei flussi esatti.
Per Barbagallo, si rivela completamente inadatta la perimetrazione in 9 ambiti, voluta da
Musumeci, che coincide ancora con quella delle nove province.
E sparito inoltre qualunque riferimento rispetto allesecuzione dei
contratti di appalto: sono numerosissimi gli ARO (Ambiti di raccolta ottimali), compresi
quelli monocomunali, che hanno aggiudicato le gare per la gestione del servizio per sette
anni, senza che il Governo abbia battuto un colpo. Insomma prosegue Barbagallo - in
molti comuni passano gli anni, cambiano i sistemi di aggiudicazione ma la ditta che esegue
l'appalto è sempre la stessa. Tutto questo ci preoccupa. Ci sono zone dombra -
conclude Barbagallo - che vanno fugate, il PD si batterà per rendere il sistema
trasparente e funzionale. |