COMUNICATO STAMPA
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Fondi di sviluppo e coesione. PD:
“Meloni e Schifani, al teatro Massimo va in scena la commedia”
Palermo, 24 maggio 2024 – “Un Teatro per mandare in scena una
commedia. La firma dell’accordo che sancisce quali progetti sono finanziati con il
Fondo di Coesione è un atto dovuto, in forza della legge 162/2023. Nessun merito quindi a
Schifani sulla messa in campo delle risorse che sono destinate per legge alla Sicilia e
che anzi hanno subito lo scippo nazionale di quasi 3 miliardi, di cui 1,3 miliardi per un
Ponte che gli stessi uffici ministeriali qualificano quale opera non sostenibile ed 800
milioni per i termovalorizzatori imposti ai territori. Una beffa che hanno deciso di
mettere in scena a Teatr anziché negli uffici di palazzo d’Orleans, come dovrebbe
essere per la firma di un Accordo bilaterale tra Stato e Regione. Forse perché in tempi
elettorali fa comodo avere un folto pubblico. Pubblico che invero non è stato coinvolto
in nessuna delle fasi di costruzione dell’Accordo visto che non vi è stata nessuna
preventiva concertazione né dentro il Parlamento siciliano, né con le parti sociali.
Praticamente, se la cantano e se la suonano”. Così il segretario regionale del PD
Sicilia, Anthony Barbagallo, commenta l’annuncio dell’evento organizzato al
Teatro Massimo che vedrà la premier Meloni ed il presidente Schifani firmare
l’accordo per lo sviluppo e la coesione fra il governo nazionale e quello regionale.
“La dotazione del FSC – afferma Cleo Li Calzi, responsabile del dipartimento
PNRR del PD Sicilia - serve alla Sicilia, e ai siciliani, per recuperare lo svantaggio
competitivo nei confronti del resto d’Italia. E’ stabilita proprio in ragione
della dimensione dei divari e quindi dell’arretratezza dell’economia siciliana
nel confronto con le altre realtà nazionali ed è stata fissata in 6,86 miliardi.
Un’importante dotazione che rappresenta il 21% dell’intera dotazione nazionale
proprio in ragione della dimensione dei divari e quindi dell’arretratezza
dell’economia siciliana nel confronto con le altre realtà nazionali. Non certo per
merito, ma appunto per la gravità degli indicatori di sottosviluppo. Quello che si legge
nelle carte è - prosegue - l’assoluta mancanza di un’idea di sviluppo, visto
che il lungo elenco di interventi - a meno di quelli ‘prenotati’ da Roma –
nasce dalla sommatoria di progetti ‘caricati’ dagli uffici della Programmazione
dentro la piattaforma, che mette insieme gli interventi fuoriusciti dalle precedenti
programmazioni e quelli che non sono stati realizzati nei tempi previsti dai programmi
comunitari, o quelli che da anni vengono ribaltati di programmazione in programmazione. Il
governo regionale ha solo ‘apprezzato’ le liste di progetti preparate dagli
uffici. Non vi è in alcuno di questi passaggi la valutazione di quale impatto reale sullo
sviluppo e sulla crescita. E in ultimo, va sottolineato che - conclude - la Sicilia è
rimasta la penultima regione a firmare questo accordo avendo appunto ritardato anche nel
caricamento dei progetti in piattaforma“.
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Info e contatti
UFFICIO STAMPA PD SICILIA
Wladimir Pantaleone
Tessera OdG n° 057706
334.9850534
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