Barbagallo:
Ricordiamo Pippo Fava, giornalista dalla schiena dritta e esempio per tutti i
siciliani
Palermo, 5 gennaio 2024 - Il 5 gennaio di 40 anni fa i killer
mafiosi uccidono a Catania Giuseppe Fava, giornalista e scrittore e fondatore dello
storico mensile I Siciliani. Non lo dimentichiamo e lo ricordiamo quale fine
pensatore e giornalista libero, con la schiena dritta. Che, grazie al suo intuito
giornalistico e alle sue visioni raccontate su carta, svelò - tra i primi - i rapporti e
gli intrecci tra la mafia, potere politico e imprenditoria. Dava fastidio a certi
ambienti e fu ucciso. Dalla mafia, sicuramente. Ma morì solo. E dopo
lomicidio come da prassi in occasioni simili scattarono le
contromisure, veri e propri schizzi di fango, tirando in ballo anche limmancabile
pista passionale. Così il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo,
ricorda il giornalista etneo nel quarantesimo anniversario dellomicidio avvenuto per
mano mafiosa.
Giuseppe Fava era, ed è, un esempio per tutti i siciliani. Un grande giornalista
che - conclude - aveva come obiettivo quello di raccontare i fatti, senza lasciarsi
condizionare o imbavagliare da nessuno Un tema,di strettissima attualità, anche ai giorni
nostri
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